IL DELITTO LAVORINI

1969, Viareggio. Ermanno Lavorini, 12 anni, scompare nel nulla. Sospetti, telefonate anonime, depistaggi, isterie e, soprattutto, si scatena una orrenda caccia alle streghe. Fino a che il corpo di Ermanno verrà ritrovato, senza vita, nella spiaggia di Vecchiano. Accusato ingiustamente del delitto è Adolfo Meciani che, distrutto psicologicamente, si uccide in carcere. Questo è il viaggio intimo di suo figlio Alessandro, nella Viareggio di oggi, alla scoperta di quel padre che non ha mai conosciuto. Tra ricordi personali e pubblici si snoda questa storia ormai dimenticata del nostro passato recente: boom economico, canzonette, rivoluzione sessuale e lotta armata per raccontare la storia pubblica di una nazione che diventa la storia personale di un uomo.

IL DELITTO LAVORINI

di Roberto Carta Fabio Astone
Sinossi
Gli Autori

Roberto Carta

Nato a Carbonia (1976), si è laureato al Dams Cinema di Bologna. Ha collaborato con Arancia Film come assistente alla regia per i lungometraggi Il vento fa il suo giro (2006) e L’uomo che verrà (2009) di Giorgio Diritti. Nel 2014 vince il bando AVISA promosso dall’Istituto Etnografico Sardo di Nuoro (ISRE) con la sceneggiatura di Sinuaria, cortometraggio ambientato nel carcere dell’Asinara. Il cortometraggio prodotto da Apapaja srl è stato selezionato in 55 festival nazionali e internazionali, ha vinto 18 premi ed ha ricevuto la nomination nella cinquina per i David di Donatello 2015 come miglior cortometraggio dell’anno. Nel 2016 Sinuaria è stato inoltre distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla FICE per la rassegna “Cortometraggi che passione”. Nel 2017 il regista ha diretto e montato: il documentario Custodi del proprio territorio per un progetto promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Il videoclip Michimaus della cantante e attrice Angela Baraldi per l’etichetta discografica Woodworm, prodotto dalla Combo srl. Lasciami andare (2020), il suo secondo cortometraggio, prodotto dalla Maxman coop di Bologna col sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, racconta una storia di banditismo nella Barbagia contemporanea. Il cortometraggio ha vinto il premio della giuria al festival VISIONI ITALIANE 2020 nella sezione “Visioni sarde” ed è attualmente in distribuzione nei festival. Il regista sta attualmente lavorando al documentario Miniera, femminile singolare, prodotto dalla Bluefim srl col sostegno della Regione Autonoma della Sardegna che racconta il ruolo delle donne nella storia dell’industria mineraria sarda.

Fabio Astone

Nato nel 1982 in Sardegna, si è laureato in Storia e critica del cinema a Roma. Successivamente vive tra Londra e l’Irlanda, dove si occupa di comunicazione. Diplomato alla scuola di sceneggiatura “Bottega Finzioni”, fondata da Carlo Lucarelli, nel 2020 arriva tra i finalisti al Premio Solinas Experimenta Serie, con la main sponsorship di RAI FICTION. Si è occupato di comunicazione per I Wonder Pictures, casa di distribuzione cinematografica, e per il festival del Il Cinema Ritrovato e Biografilm Festival.